L'opera lirica approda nelle piazze, nei palasport e tra le gente: il rivoluzionario progetto di ALLOpera.
“Perché non assaporare il Barbiere di Siviglia indossando un paio di scarpe da ginnastica? Per quale motivo non creare un teatro d’opera informale ed accessibile a tutti?” C’è chi pensa che sia il momento giusto per un teatro che porti capolavori lirici di alta qualità laddove un teatro d’opera non esiste, attraverso un teatro mobile allestito in piazze ed auditorium, palasport e teatri non adatti a ospitare l’opera lirica, spazi all’aperto o al chiuso, “un teatro e una compagnia itineranti, per regalare emozioni alle città senza lirica e diffondere l’opera in un contesto in cui le strutture adatte sono pochissime ed i costi elevatissimi.”
È il musicista Paolo Mandelli a rispondere alla nostra curiosità, illustrandoci i presupposti e le esigenze che stanno alla base dell’idea di creare ALLOpera, un progetto che ha curato insieme con Luca Ceretta e Giorgio Barbolini, tutti ben consapevoli del fatto che le opere sono state, sino ad ora, perle riservate solo ed esclusivamente a enti lirici, capolavori che hanno sempre richiesto tempi lunghi di preparazione e allestimento e costi molto elevati, tesori rivolti a un pubblico troppo ristretto.
“Perché non creare qualcosa di più rapido nei tempi, rivolto a tutti e che consista in un compromesso tra qualità ed economia?” La risposta alla domanda di Mandelli sta nella formula da essi stessi scelta: ogni opera vedrà cinquantuno repliche, un obiettivo molto ambizioso che implica un coinvolgimento di città e paesi non solo italiani: tutto ciò, unito all’intuizione di sfruttare la comunicazione attraverso un teatro mobile, che possa essere allestito nel corso di otto ore e smontato in sole cinque ore. Questo, ovviamente, senza mai rinunciare alla qualità degli artisti, prevalentemente giovani, sempre assai fiduciosi nel progetto, e che indirettamente siano da incentivo anche per una maggiore partecipazione di ragazzi in veste di pubblico: una compagnia allargata, totalmente italiana, composta da novanta persone complessive con un ricambio frequente di artisti.
La struttura itinerante si presenta di dimensioni notevoli, 14 x 12 metri, munita di un declivio del 3% (corrispondente allo studio su una media dei teatri lirici) e di una buca per un’orchestra di 40 elementi. Riproduce, quindi, un vero e proprio teatro d’opera il cui compito è quello di portare l’opera italiana nel mondo; non si nega però, talvolta, la rappresentazione di concerti sinfonici, musica jazz, danza e prosa. È esclusa invece la messa in scena di musical, richiedenti spazi più grandi ed aventi, in ogni caso, esigenze diverse.
Da ricordare, infine, che alcune recite vengono talvolta co-prodotte con alcuni teatri, quali il Pavarotti di Modena o l’Opera Giocosa di Savona, che hanno acquistato alcuni lavori e quindi partecipato attivamente in co-produzione. Siamo dinanzi a un disegno messo in piedi senza l’aiuto di alcuna istituzione, supportato soltanto da due società private e da alcuni sponsor. Un’iniziativa unica e innovativa, quindi, che vuole rivoluzionare il mondo della lirica italiana e che ha già ottenuto grandi successi ed elevata partecipazione. Tutti elementi che fanno confidare nel viaggio, durante il 2017, di ALLOpera a New York.
Il progetto ALLOPERA si trova su questo link.
Ecco le prime date in programma:
- SAVONA, Complesso Monumentale Del Priamàr - Sabato 11 e domenica 12 luglio 2015
- BOLOGNA, Teatro Europauditorium Martedì 14 luglio 2015
- MODENA, Cortile d'Onore dell’Accademia - Martedì 16 luglio 2015
- SONDRIO, Teatro Sociale - Sabato 03 ottobre e domenica 4 ottobre 2015